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Libri: anziani e Covid, quando il romanzo anticipa la realtà

Libri

Libri: anziani e Covid, quando il romanzo anticipa la realtà

Autore 'Citta' senza rughe', credevo di aver previsto il peggio

MILANO, 04 novembre 2020, 10:55

Redazione ANSA

ANSACheck

Libri: 'La citta ' senza rughe ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Libri:  'La citta ' senza rughe ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
Libri: 'La citta ' senza rughe ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Quando un anno fa cominciò a scrivere il suo ultimo romanzo, 'La città senza rughe', ambientato in una società distopica in cui gli over 75 vengono fatti sparire perché inutili, superflui e improduttivi, Roberto Ritondale voleva parlare della fragilità degli anziani e dell'incapacità di coltivare la memoria, da parte di una società che non riesce a dare alcuna importanza al passato.
    "Scrivendolo, sinceramente, mai avrei pensato di ritrovarmi a pochi mesi di distanza in una realtà che sembra quasi superare la fantasia - dice lo scrittore, giornalista e autore di diversi romanzi - Pensavo di aver previsto il peggio, di avere esagerato, ma volevo sottolineare una certa crudeltà nei confronti della parte più fragile della società". ;; Uscito a marzo, il libro pare proprio aver anticipato il tema su anziani e covid che sta tenendo banco dall'inizio dell'epidemia ed è diventato ancora più attuale in questi giorni con il divampare delle polemiche su un lockdown restrittivo ideato apposta per loro. Nel romanzo, la città che bandisce le rughe è Como, uno delle tante città-Stato in cui l'autore immagina si sia frantumata l'Italia nel 2040, dopo una guerra civile. In quell'affascinante e a tratti angosciante panorama lacunare, quasi tutti sembrano accettare con grande indifferenza che chi ha compiuto 75 anni il giorno dopo sparisca, perché rinchiuso dal regime in un grande ospizio che somiglia a un lager. Ma quando un ragazzino non trova più a casa la sua adorata nonna, non si accontenta delle spiegazioni disinvolte dei genitori e con un gruppo di amici si industria per scoprire cosa stia realmente succedendo.
    "Sono davvero convinto che saranno i ragazzi a impedire la deriva di un mondo troppo insensibile - dice Ritondale - e infatti è a loro che ho pensato scrivendo il romanzo. Purtroppo, la generazione di mezzo ormai si è piegata alle logiche economiche e di mercato. E i sintomi di una società che corre troppo veloce, incapace quindi di 'aspettare' e tutelare i più fragili e i più deboli, erano tutti evidenti già prima della pandemia. Il Covid ha solo amplificato una situazione drammatica".
    Non a caso l'autore, per l'epigrafe del romanzo, ha scelto due citazioni, una di Andrea Camilleri ('Il mondo non è più adatto per i vecchi, il mondo per come è concepito oggi, hic et nunc') e l'altra del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ("Bisogna predisporre nei confronti degli anziani maggiori cure e attenzioni"). "Ma vorrei ricordare - conclude Ritondale - che anche il grande Gigi Proietti, in una delle sue ultime interviste, ha detto che mai come in questo periodo gli anziani sono stati trattati così male. E per questo era molto arrabbiato, come il suo cavaliere nero".


   

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