Nello scorso fine settimana hanno
aperto le grandi ville, Carlotta, Balbianello e Melzi, e sul
lago di Como c'è stato un afflusso record di visitatori.
L'apparecchio che conta i transiti di veicoli a Tremezzina ne ha
contati 30.600 nel fine settimana, un numero esorbitante, tanto
che non si nasconde qualche preoccupazione per il prossimo fine
settimana.
Ma per ora la maggior parte degli alberghi stanno ancora alla
finestra: ha aperto o lo farà a breve qualcuno a gestione
familiare, i più grandi lo faranno gradualmente o aspetteranno
ancora. A Como città qualcuno inizierà la prossima settimana,
mentre i superlusso Villa d'Este di Cernobbio e Mandarin
Oriental di Blevio apriranno il 18 giugno, il Grand Hotel
Tremezzo il 26. Altri, come il Villa Serbelloni di Bellagio o il
Britannia di Griante attenderanno il mese di luglio quando si
conta sulla ripresa dei voli e sull'arrivo dei turisti
dall'estero. Molte restano le incognite soprattutto per le
strutture che hanno bisogno di tanto personale. Anche i
ristoranti procedono con molta cautela.
Diverso è il discorso dei turisti della domenica, che arrivano a
frotte su spiagge, passeggiate e alpeggi.
Tutti in auto, anche perché il servizio di navigazione è
ancora al minimo, ad eccezione dei traghetti. A Ossuccio è stata
chiusa la riva a lago dal gestore del bar che non riusciva a
gestire l'afflusso di bagnanti, a Colonno il sindaco ha dovuto
limitare l'accesso di auto all'inizio della greenway pedonale
del Lario perché non sempre basta appellarsi al buon senso.
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