"Mr. Hadley, cosa resta degli anni
Ottanta?". Lui risponde senza esitazione: "Me". In sala tutti
ridono, ma sanno che dietro quella battuta c'è una verità. Tony
Hadley non è solo un reduce, il ruolo di stella cadente del pop
del passato gli sta stretto e così tenta di raccontare un altro
pezzetto della sua vita in un disco molto lontano dalle
classifiche, di certo privo di malizia pur mantenendo intatti i
toni melodici e seducenti che tutti conosciamo. Forse "Talking
to the moon" (Moonstone Records/Self Distribuzione) è
semplicemente un disco onesto.
"Ci pensavo da tempo, non ho dato troppo peso ai generi
musicali - racconta all'anteprima milanese organizzata da
Eataly, cui seguirà un tour in diverse città italiane -. A volte
bisogna fare il disco che si vuole, nient'altro".
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