Circa 288 milioni di euro. A tanto
ammonta il fatturato del mercato del pesce d'allevamento in
Italia. Un contributo rilevante arriva dalla filiera del
caviale, eccellenza italiana per cui ci distinguiamo in ambito
europeo, dove esportiamo il 90% della produzione (50 tonnellate
all'anno), di cui solo il 10% è destinato al mercato interno. È
questa la fotografia che emerge da un'elaborazione
dell'Associazione piscicoltori italiani (Api), che riunisce
oltre 300 imprese del settore, e da PerformFish, recente
programma di ricerca finanziato dall'Unione Europea.
"La principale informazione che il consumatore cerca al
momento dell'acquisto di prodotti ittici - spiega Andrea Fabris,
direttore di Api - è l'origine del prodotto. Il made in Italy
viene apprezzato sul mercato ed è sempre più marginale la
differenza, di gusto e nutrizionale, tra pescato e allevato. Il
prodotto ittico allevato non ha nulla da invidiare a quello
pescato ed è più costante, fresco e tracciabile".
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