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Nella scuola di Crema, paura e voglia di normalità

Nella scuola di Crema, paura e voglia di normalità

Nella scuola di Crema, paura e voglia di normalità

Nella scuola di Crema, paura e voglia di normalità

21 marzo 2019, 09:58

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si sta cercando di tornare alla normalità alla scuola di Crema dopo che ieri un autista ha bruciato un pullman rischiando di uccidere 50 alunni. Buona parte di loro ancora non è arrivata all'istituto, mentre la madre di una ragazzina che non era a bordo del mezzo ha deciso comunque di portarla, nonostante la figlia abbia paura. "Ho deciso di portarla anche perche' a casa avrebbe guardato la tv e si sarebbe ancor più preoccupata. La notte scorsa non ha dormito".

Davanti alla scuola i genitori si interrogano. Filippo, che ha una figlia in prima media, sostiene che nell'azienda di autobus per cui lavorava il conducente che ieri ha dato fuoco al mezzo "non si fanno controlli". "Conosco una persona che è andata in pensione e che lavorava per un'azienda di Milano: faceva controlli sulle sue condizioni quasi ogni mese", ha raccontato: "E' inaccettabile che sia accaduto questo".

Intanto è sorvegliato a vista Ousseynou Sy, l'uomo arrestato dopo aver dato fuoco al bus, in una cella insieme ad altri detenuti nel carcere di San Vittore dove è stato portato intorno all'una della scorsa notte. L'uomo, che subito dopo l'arresto era stato medicato in ospedale per ustioni leggere, ieri sera ha avuto solo il colloquio con il medico di guardia. Questa mattina, invece, incontrerà lo psichiatra, lo psicologo e l'educatore del reparto.

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