Ha raggiunto un accordo con la
Procura per patteggiare una pena sospesa di 1 anno e 10 mesi,
dopo aver risarcito le famiglie delle vittime e l'Inail per un
totale di oltre 4 milioni di euro, Roberto Sanmarchi, il
titolare della Lamina, l'azienda metallurgica milanese dove il
16 gennaio dello scorso anno morirono quattro operai a causa di
una fuoriuscita di gas argon nella vasca di un forno.
E' quanto è emerso dall'udienza preliminare, davanti al gup
di Milano Manuela Scudieri, a carico dell'imprenditore, difeso
dai legali Roberto Nicolosi Petringa e Elena Benedetti e
accusato di omicidio colposo plurimo con l'aggravante di aver
commesso il fatto in violazione della normativa in materia di
sicurezza sul lavoro. Oggi hanno chiesto di entrare nel
procedimento come parti civili la Fiom-Cgil e l'Anmil,
associazione mutilati e invalidi. Il gup deciderà nella prossima
udienza del 19 marzo se ammettere le due parti e poi se
ratificare o meno il patteggiamento che ha avuto l'ok dei pm.
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