Ambra Battilana, Imane Fadil e
Chiara Danese, le tre giovani testimoni 'chiave' nei processi
sul caso Ruby, "hanno sofferto un danno da stress di fronte ad
un esercito di altre ragazze eteroindirizzato", secondo
l'accusa, da Silvio Berlusconi, perché loro "sostenevano una
tesi" e le altre "un'altra, con testimonianze false che sono una
verità assoluta certificata da sentenze definitive". Lo ha detto
il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano nel processo sul caso
Ruby ter a carico dell'ex premier e di altri 27 imputati per
replicare alla richieste delle difese di far uscire dal
dibattimento le tre ragazze, costituite parti civili.
Il legale di Berlusconi, ha chiesto infatti l'estromissione
da parti civili delle tre giovani perché "non sono state
danneggiate" dal reato di corruzione in atti giudiziari
contestato al leader di FI ed anzi sono state risarcite nel
processo Ruby bis. In aula oggi è presente anche Marysthelle
Polanco, che ai cronisti ha spiegato: "Ormai sono una mamma di 3
figli".
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