Il circo psichedelico dei The
Flaming Lips torna in Italia con una data all'Alcatraz di Milano
il 14 novembre. "Il nostro show è simile a quello dello scorso
anno, ma con una produzione e una scaletta diverse: non credo
che possa mai 'invecchiare', ogni sera è un momento speciale",
dice il frontman Wayne Coyne all'ANSA, anticipando le prossime
uscite del gruppo: 12 canzoni narrate da Mick Jones dei Clash
per l'installazione 'The King's Mouth' ad aprile, 'The Soft
Bulletin' in versione sinfonica in estate, quindi un EP con le
Deep Valley e un album con la cantante pop londinese Georgia
Barnes. In preparazione anche un nuovo LP: "Abbiamo voluto
immaginare che tipo di disco avrebbe fatto Tom Petty se, invece
di andare a Los Angeles, fosse rimasto a suonare e drogarsi in
Oklahoma con mio fratello". Ma nessun brano politico: "Una
canzone di protesta renderebbe Trump solo più forte".
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