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Nave Diciotti, don Mazzi scrive alla Cei

Nave Diciotti, don Mazzi scrive alla Cei

Lettera a Bassetti: 'Serve una bella disobbedienza civile'

MILANO, 24 agosto 2018, 19:37

Redazione ANSA

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"Oggi, un'altra bella disobbedienza civile, qualificherebbe la Chiesa di Francesco. Telefona a tutti i vescovi, sappi che noi ci siamo, e poi vai davanti alla barca e costituisciti. Poi, allarga le braccia e fatti 'legare'". Così il presidente della Fondazione Exodus, don Antonio Mazzi, ha deciso di rivolgersi in una lettera al presidente della Cei Gualtiero Bassetti, parlando della situazione dei migranti da giorni a bordo della nave Diciotti, ormeggiata nel porto di Catania. "Credo sia arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti - scrive don Mazzi -. Le 150 persone che sono nella Diciotti da giorni, non possiamo accontentarci di farle sopravvivere, tra gli stenti più dolorosi". "Mi rifiuto di pensare - ha proseguito - che l'Italia possa essere svenduta a questi politici, fino a ieri arruffapopoli ed oggi capi bastione, sepolti tra gente che ha confuso l'Africa, il dolore, la tirannia, la fame, lo spavento, quasi fossero giochi da cortile e chiacchiere da osteria".
   

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