Con una sorta di film generazionale
adattato ai tempi - spostato sui 35-40enni precari e irrisolti
quanto qualificati e di buoni studi - il regista Duccio Chiarini
costruisce un gioco a incastri di 3-4 coppie, compresi i
genitori del protagonista, che si interrogano sulle scelte di
vita presenti e future. Il film, L'ospite, viene proposto in
Piazza Grande al 71 Locarno Festival.
Il titolo raffigura il personaggio principale, Guido (Daniele
Parisi), che in crisi con Chiara (Silvia D'Amico), fa la spola
fra i divani nelle case in cui trova temporaneo rifugio.
Un imprevisto spinge Guido a chiedere a Chiara di fare un
figlio: lui è un ricercatore universitario non assunto in attesa
di una borsa di studio e di un ingresso definitivo nel lavoro,
lei, storica dell'arte, è costretta a sbarcare il lunario
facendo la guida turistica. Un'opera che denuncia, ma in modo
lieve, le generazioni bruciate dal precariato, la disgregazione
della coppia sotto gli urti della crisi ma anche la crisi di
coppia in sé.
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