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Violenze su moglie e figli nel Varesotto

Violenze su moglie e figli nel Varesotto

Anche i nonni obbligavano i nipoti a prendere la madre a sassate

CASSANO MAGNAGO (VARESE), 28 maggio 2018, 09:50

Redazione ANSA

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(ANSA)- CASSANO MAGNAGO (VARESE), 28 MAG - Un 35enne albanese residente a Cassano Magnago (Varese) è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Busto Arsizio (Varese) per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. L'uomo è accusato di aver aggredito, minacciato di morte, insultato e privato della libertà la moglie, connazionale, e di aver anche minacciato di uccidere e maltrattato i suoi stessi figli, con la complicità dei propri genitori, sottoposti a loro volta a provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento a nuora e nipoti, per oltre dieci anni.
    Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri di Busto Arsizio (Varese), i nonni avrebbero inoltre costretto i nipoti, in più occasioni, a colpire la loro madre a sassate, anche quando era incinta del suo ultimo figlio, tanto da mettere a rischio la stessa gravidanza. A liberare la donna e i minori, un conoscente della famiglia che l'ha convinta a sporgere denuncia.
   

Ha vissuto un incubo durato dieci anni una trentenne albanese di Cassano Magnago (Varese) che, secondo quanto emerso dalle indagini dei militari bustocchi, non poteva uscire senza permesso, non riceveva denaro nemmeno per le minime spese, non poteva possedere un telefonino ed era costretta a servire marito e suoceri in tutto e per tutto, subendo continuamente insulti, percosse, minacce e abusi sessuali anche davanti ai suoi bambini. Gli stessi bimbi erano vittime di maltrattamenti e angherie, tanto da venire obbligati dai nonni a colpire la madre a sassate quando era incinta dell'ultimo figlio, tanto da costringerla ad andare due volte in pronto soccorso. Se la donna cercava di ribellarsi, il marito minacciava di uccidere i suoi stessi bambini per continuare ad avere potere su di lei. Nemmeno quando la donna è stata sottoposta a un intervento chirurgico per motivi di salute, stando a quanto emerso il marito le avrebbe risparmiato di subire violenza sessuale. A convincere la donna a chiedere aiuto e sporgere denuncia, è stato un conoscente della famiglia venuto in contatto con lei per ragioni lavorative del marito. Supportata dall'associazione Eva Onlus di Busto Arsizio, la donna ha raccontato tutto ai carabinieri, facendo partire le indagini. Il marito, arrestato, è stato rinchiuso nel carcere di Busto Arsizio. La donna e i minori sono invece stati collocati presso una struttura protetta.

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