Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Com'eri vestita?, abiti contro violenza

Com'eri vestita?, abiti contro violenza

I vestiti delle sopravvissute per sfatare gli stereotipi

MILANO, 15 marzo 2018, 15:37

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La violenza sessuale non può essere evitata cambiando abito: lo rende evidente, più di mille parole, la mostra allestita alla Casa dei diritti di Milano 'Com'eri vestita?' dove i vestiti esposti - un pigiama, una tuta, un jeans e una maglietta - rappresentano simbolicamente quelli indossati durante la violenza e sono accompagnati da brevi racconti delle donne che l'hanno subita.
    "Eravamo al mare, cercavo l'amore, il primo amore, ma tu mi hai giudicato per come ero vestita e ti sei sentito autorizzato": le parole scritte da una sopravvissuta a una violenza, sono la miglior risposta all'immancabile domanda "Cosa indossavi? Com'eri vestita?", che "colpevolizzano chi subisce violenza", come spiega Francesca Scardi, terapeuta e fondatrice della cooperativa Cerchi d'acqua, organizzatrice della mostra. L'esposizione - aperta fino al 21 marzo - trae ispirazione dalla poesia "What I was Wearing" di Mary Simmerling, che nel 2013 è diventata un'installazione artistica che ha girato i college americani.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza