/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cassazione: 'Rifare il processo a Daccò'

Cassazione

Cassazione: 'Rifare il processo a Daccò'

era stato condannato a 9 anni per la bancarotta del San Raffaele

ROMA, 19 ottobre 2017, 18:49

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' stata accolta dalla Cassazione la richiesta di Pierangelo Daccò - amico e compagno di vacanze di Roberto Formigoni - di ottenere la revisione del processo per la bancarotta del San Raffaele per il quale è stato condannato in via definitiva a nove anni. Per gli ermellini, la circostanza che altri coimputati (Zammarchi, Freschi e Loria) siano stati assolti per alcuni reati contestati in concorso anche a Daccò, richiede la riapertura del dibattimento davanti alla Corte di Appello di Venezia.
    Nel verdetto depositato oggi - udienza del 10 luglio - i giudici sottolineano che "la mera circostanza dell'assoluzione di coimputato giudicato separatamente, a seguito della celebrazione di rito diverso, non comporta automaticamente la revisione" ma nel caso di Daccò "non vi è dubbio che i fatti storici fossero gli stessi, essendo stati i coimputati originari giudicati separatamente a seguito di differenti scelte processuali inerenti il rito, ferma restando l'identità delle imputazioni a loro ascritte in concorso".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza