Sono Milano, Copenhagen, Bruxelles,
Barcellona, Amsterdam e Vienna le città in pole position per
ospitare la nuova sede dell'Agenzia europea dei farmaci (Ema),
perchè vanno incontro a tutti o quasi i requisiti richiesti
dall'ente per il suo trasferimento post Brexit. E' quanto emerge
dal dossier che l'agenzia ha presentato alla Commissione Europea
nella valutazione delle 19 città che si sono proposte a
ospitarla.
L'Ema ha deciso di pubblicare, sul suo sito, il documento,
dopo che nei giorni scorsi erano circolati degli stralci sulla
stampa. Per valutare le città sono stati adottati diversi
criteri, come la possibilità di rimanere operativa subito dopo
il trasferimento, l'accessibilità per delegati, esperti e staff,
locali e strutture adeguati, vicinanza ad hotel e aeroporti.
Nella prima parte del dossier in particolare si valutano le
città a seconda degli edifici proposti per ospitare l'agenzia,
la struttura e il piano di trasferimento, secondo le richieste
della Commissione Europea. Nella seconda parte del documento
vengono usati altri criteri di valutazione, come l'accessibilità
della struttura, l'esistenza di scuole e licei adeguati,
l'accesso adeguato al mercato del lavoro, sicurezza sociale e
cure mediche.
L'unica città che va incontro pienamente a tutti i requisiti
di Commissione Europea ed Ema è Vienna, con il massimo del
'punteggio'. Per le altre città, c'è almeno un punto che desta
qualche 'preoccupazione' sui tempi per rendere di nuovo
operativa l'Ema, per mancanza di informazioni. Nel caso di
Milano per esempio è stata valutata al massimo l'accessibilità
della struttura, con collegamenti aerei molto buoni, strutture
di ospitalità adeguate e vicine, e la disponibilità di scuole
europee e internazionali. Non vengono invece dati dettagli,
nell'offerta italiana, sul supporto lavorativo, l'accesso
adeguato alle cure mediche e sicurezza sociale per i dipendenti.
La possibilità di mantenere gli attuali dipendenti è comunque
valutata come alta.
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