E' stato denunciato per falsa
testimonianza un commercialista, Gianluca Bacchi Mellini, che
nella scorsa udienza del processo a carico di Stefano Binda,
accusato di aver massacrato con 29 coltellate la studentessa di
Varese Lidia Macchi nel gennaio 1987, ha confermato in aula la
presenza dell'imputato a una vacanza a Pragelato, in Piemonte,
nell'arco temporale tra la scomparsa della giovane e il
ritrovamento del cadavere nei boschi di Cittiglio (Varese).
Lo ha spiegato oggi, nel corso dell'udienza davanti alla
Corte d'Assise di Varese, il sostituto pg di Milano Gemma
Gualdi, motivando il provvedimento, contestato dai difensori
dell'imputato, con un segno d'intesa, un "occhiolino", che il
testimone avrebbe rivolto a Binda prima di rispondere alle
domande. Per questo è stato prodotto anche il filmato con le
riprese dell'udienza. La testimonianza del commercialista
confermerebbe l'alibi di Binda, che ha sempre sostenuto di
essere stato a Pragelato con altri ragazzi vicini a Comunione e
Liberazione.
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