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Milano, Hosni rivendica fede islamica

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Milano, Hosni rivendica fede islamica

Aggredì militari in stazione, tanti 'non ricordo' ai pm

MILANO, 26 maggio 2017, 18:22

Redazione ANSA

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Avrebbe rivendicato la sua fede islamica raccontando che prega ed è praticante, a differenza di quanto aveva riferito al suo legale nei giorni scorsi, Ismail Tommaso Hosni, il 20enne che otto giorni fa ha ferito a coltellate due militari e un agente alla stazione Centrale di Milano. Interrogato dai pm in Procura, il giovane ha continuato a dire di non ricordare gli istanti dell'aggressione e avrebbe risposto con tanti 'non ricordo' e non facendo nomi a domande puntuali sui suoi contatti per la radicalizzazione sul web.
    Interrogato per oltre due ore dai pm Alberto Nobili, Alessandro Gobbis e Maura Ripamonti, alla presenza anche della dirigente della Digos Cristina Villa e del legale, l'avvocato Giuseppina Regina, Hosni ha detto di essere praticante e di pregare, anche se non avrebbe chiarito se nell'ultimo periodo abbia frequentato una moschea e quale. Gli inquirenti hanno cercato di capire se il ragazzo fosse andato in stazione Centrale per compiere un atto violento, anche perché hanno sempre ritenuto sproporzionata la sua reazione al controllo. Hosni si aggirava nel mezzanino della stazione con il cappuccio tirato sulla testa, la barba lunga e le mani nelle tasche della felpa dove teneva nascosti due coltelli. Su questi aspetti il giovane ha continuato a ribadire la versione esposta davanti al gip nei giorni scorsi. Al giudice aveva detto: "I coltelli li ho rubati in un supermercato per difendermi, perché sono sempre solo e in stazione c'erano persone che volevano farmi del male, ma non ricordo nulla dell'aggressione, anche perché quel giorno come altri giorni avevo assunto cocaina".

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