L'Agenzia delle Entrate è stata
condannata dal giudice di Milano a pagare a una società
farmaceutica oltre un milione, più gli interessi e le spese
processuali, per aver indebitamente percepito l'Iva sulla
cessione gratuita di apparecchiature mediche a varie aziende
ospedaliere. Il giudice, nella sentenza, giunta dopo undici anni
e cinque gradi di giudizio, sottolinea che "i rapporti tra
contribuente e amministrazione finanziaria devono essere
improntati al principio di collaborazione e della buona fede" e
spiega che già nell'ottobre del 2004 l'Agenzia era "consapevole
di aver introitato somme non dovute" mentre non era "derivata
alcuna restituzione" alla società. "Si tratta di una sentenza
storica - commenta l'avvocato Francesco Luigi De Luca che ha
difeso l'azienda con Federico Pau -: un giudice ha ritenuto
l'Agenzia delle Entrate responsabile dei danni extracontrattuali
causati con il proprio comportamento, nella specie, per errata
risposta ad un interpello, nei confronti di un'impresa".
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