''Dopo quasi trent'anni Wolfgang Amadè è tornato a trovarmi. E' saltato fuori chiedendomi di aiutarlo a ritrovare se stesso. Di raccontare la mia e la sua storia. Di tornare a fare ancora il clown''. E' così che Giuseppe Cederna racconta la sua seconda volta a tu per tu con il genio, folle e inarrivabile, di Wolfgang Amadeus Mozart. La prima fu nell'87, chiamato da Mario Missiroli e Umberto Orsini a interpretarlo nell'''Amadeus'' di Peter Shaffer. La seconda è ora con ''Mozart - Ritratto di un genio'', testo che Cederna firma e interpreta per la regia di Ruggero Cara ed Elisabeth Boeke, in prima nazionale al Franco Parenti di Milano dall'1 al 12/3, con tappe anche a Lugano, Verona, Torino e in tournée la prossima stagione. Un racconto, che, partendo dall'incontro con il celebre biografo Wolfgang Hildesheimer, intreccia la storia di Mozart a quella di un attore, un Cederna ancora ''ai tempi del clown'', che combatte per interpretarlo. Ad accompagnarlo, 12 brani di Mozart eseguiti al piano da Sandro D'Onofrio
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