"Maria Giulia era una ragazza
educata, dolce, carina e non riesco a spiegarmi cosa le sia
scattato in testa, è passata dal dirmi 'ti ringrazio perché mi
hai insegnato a studiare' a 'meno male che siamo arrivati noi
musulmani a salvare voi cristiani!'". E' il racconto del
"percorso mentale" di Maria Giulia Sergio - convertita all'Islam
col nome di 'Fatima' e prima foreign fighter italiana - reso da
un'amica della famiglia Sergio, testimone nel processo milanese
a carico della presunta terrorista dell'Isis, del padre Sergio
Sergio, del marito Aldo Kobuzi e di altre due persone.
Sia la testimone che un'altra donna teste, nipote di Sergio
Sergio, hanno spiegato in aula come l'uomo e sua moglie Assunta
Buonfiglio (morta nei mesi scorsi dopo essere finita in carcere,
così come il padre di 'Fatima') "non erano contenti di
convertirsi all'Islam". "Mi è stato riferito che dopo la
conversione di tutta la famiglia si sentivano tante urla in
quella casa e anche che le due figlie picchiavano la madre".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA