Un Parco scientifico e tecnologico "diffuso" che riunirà le eccellenze italiane e internazionali della ricerca, dell'industria e delle università e sarà in grado di attrarre investimenti da tutto il mondo e di creare conoscenza: questo il futuro dell'area Expo a Milano secondo Arexpo, la società pubblica proprietaria delle aree, che oggi ha presentato ufficialmente le linee guida del Piano strategico per sviluppare e valorizzare il sito. I primi cantieri previsti per il 2017-18. L'area, di oltre un milione di metri quadrati, diventerà il "Parco della scienza, del sapere e dell'innovazione", grazie ad investimenti pubblici e privati.
Oltre al progetto di Human Technopole incentrato sulle scienze della vita, di cui è capofila l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, e il campus delle facoltà scientifiche dell'Università statale di Milano, sull'area ci sarà spazio anche per gli investimenti privati di aziende leader nei settori high-tech e pharma, operatori sanitari e ospedalieri, eccellenze del made in Italy e l'Ema, l'Agenzia Europea del Farmaco, che in seguito alla Brexit potrebbe lasciare Londra. Le aziende private che hanno manifestato interesse per il progetto sono già una novantina, ha detto l'a.d. di Arexpo Giuseppe Bonomi. Tra loro realtà come Ibm, Roche, il Teatro alla Scala. I tempi per la realizzazione di un progetto come questo si aggirano attorno ai dieci anni, la società Arexpo ha però già definito alcune tappe del percorso. Prima di tutto la progettazione del masterplan:la gara internazionale per definire l'advisor che lo realizzerà sarà promossa entro la fine di ottobre, in modo da avere un piano di sviluppo dettagliato dell'area nel 2017. "I primi cantieri potrebbero partire nel 2017-2018 - ha detto Bonomi -. Stiamo ragionando con l'IIT di Genova su un possibile inizio" ha precisato Bonomi. Nel progetto il verde sarà un vincolo. "Non ci sarà un unico grande parco bensì un verde diffuso - ha detto Bonomi -. Oggi abbiamo già 250 mila metri quadrati di verde pregiato nell'area da sviluppare ulteriormente". Per rendere l'area attrattiva e viva saranno previste altre funzioni: impianti sportivi, teatri e luoghi per l'intrattenimento, residenze, con housing sociale e appartamenti per studenti, negozi, spazi congressuali. Il documento con le linee guida del Piano strategico di sviluppo e valorizzazione di Arexpo sarà presentato all' assemblea dei soci tra il 10 e il 15 novembre. Da oggi parte una fase di confronto con associazioni, enti, imprese e istituzioni del territorio "per raccogliere suggerimenti". Al tavolo con la società Arexpo ci saranno istituzioni e enti come la Camera di commercio, Confindustria Lombardia, i sindacati, Assolombarda, le associazioni dei costruttori come Assimpredil Ance. Regione Lombardia ha annunciato con l'assessore Francesca Brianza di "avere pronti altri 150 milioni" per il post Expo.
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