Il procuratore aggiunto di Milano
Maurizio Romanelli, capo dell'antiterrorismo, ha aperto
formalmente un'inchiesta per procurato allarme in merito a
quanto successo l'altro ieri alla stazione di Milano a causa di
un involucro sospetto, una vecchia autoradio collegata a una
batteria, tramite fili elettrici, dentro una scatola di legno,
abbandonato come immondizia ai piedi di un bidone bianco dei
rifiuti.
L'indagine al momento punta ad identificare due giovani, un
uomo e una donna, con una bambina - e non come sembrava in un
primo momento tre giovani - i quali, dalla ricostruzione
effettuata dalla Digos tramite le immagini delle telecamere a
circuito chiuso installate sia sulla banchina della linea verde
direzione Abbiategrasso sia sui vagoni, avrebbero buttato la
borsa bianca di tela con dentro la scatola di legno con la
vecchia autoradio. L'ipotesi più accreditata è che si sia
davvero trattato di un gesto fatto senza particolari intenzioni
se non quella di sbarazzarsi di un rifiuto.
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