Un contributo della ricerca
italiana nella scoperta di una terapia immuno-cellulare potrebbe
rappresentare una svolta contro il ritorno del tumore. Lo studio
presentato a Washington da tre ricercatori nel corso
dell'incontro annuale dell'American Association for the
Advancement of Science (AAAS), per la promozione della scienza
e' stato riportato con grande evidenza su diversi giornali
britannici. Il Times gli dedica l'apertura della prima pagina e
sottolinea il ruolo cruciale di un team del San Raffaele di
Milano, citando l'ematologa Chiara Bonini. Secondo il giornale
dietro questo studio s'intravvede una svolta che anche alcuni
"veterani nella lotta contro il cancro" giudicano
"rivoluzionaria". Si tratta di produrre "cellule killer T
geneticamente elaborate": una sorta di arma artificialmente
prodotta dal sistema immunitario , in grado di "convivere con
qualsiasi cancro nel sistema sanguigno" e contrastarlo.
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