(ANSA) - RHO-PERO (MILANO), 29 GEN - "Lo sforzo
nell'organizzare Homi è quello di creare una manifestazione che
abbia non solo i grandi brand e ne sono tornati alcuni molto
importanti, ma quello di affiancarli con delle vere e proprie
'chicche' di creatività presenti in aziende che sono italiane,
piccole e hanno la possibilità di diventare grandi perché hanno
le idee giuste per incontrare il favore del mercato". Così l'Ad
di Fiera Milano, Corrado Peraboni, ha descritto la quinta
edizione di Homi, rassegna internazionale degli stili di vita
che è partita nei padiglioni di Rho dove resterà aperta fino al
primo febbraio. In mostra 1400 espositori da 40 paesi.
Homi, erede dei cinquant'anni di Macef, cresce ed è ormai una
delle tre più grandi manifestazioni organizzata da Fiera Milano.
"Abbiamo l'ambizione - ha aggiunto Peraboni - di terminare il
percorso di consolidamento nazionale per poterci affacciare in
modo più deciso sui mercati internazionali, cioè di esportare
questo brand che comunque oggi è già presente sul mercato
americano con la seconda edizione che si terrà a maggio a New
York". "Qui intanto c'è tutto quello che rappresenta il modo di
vivere la casa con l'ambizione di anticiparne le tendenze. Oggi
organizzare una fiera sugli stili di vita vuol dire non solo
prodotti per la tavola il letto la cucina, il bagno, ma anche
come le essenze, come il wellness, i gioielli, il terrazzo ecc.
Insomma Homi è il tentativo di rispecchiare la casa e lo stile
di vita di tutti i giorni degli italiani".
In particolare, per quanto riguarda appunto il Bijoux, Homi,
dopo aver celebrato nella scorsa edizione 'La dolce vita' con i
gioielli degli anni 50 e 60, continua il viaggio con la mostra
"Pret a porter - il Bijoux italiano, 1968-2001", una rassegna
che si prolungherà oltre Homi andando ad occupare uno spazio di
Palazzo Reale a Milano. Un guardare avanti e indietro, un gioco
di contrasti tra storia del design e nuovi progetti che anima
Homi in tutti i suoi settori.
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