Si è concluso con una condanna e una assoluzione il processo con rito abbreviato a carico di due gestori di noti ristoranti della movida milanese che, secondo le accuse, avrebbero servito ai clienti vino comprato da una azienda del veneto spacciandolo per il più pregiato Cabernet Sauvignon, portato in tavola in bottiglie con tanto di etichetta e capsule di garanzia. Inoltre avrebbero preparato piatti di pesce, carne o latticini in "cattivo stato di conservazione".
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