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Ruby non risponde davanti ai pm

Ruby non risponde davanti ai pm

Procura le contesta corruzione per 5 mln avuti da Berlusconi

MILANO, 18 maggio 2015, 13:19

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ruby si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti ai pm di Milano che l'hanno convocata per stamattina per l'interrogatorio con al centro le accuse di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. Una corruzione che, secondo i pm, sarebbe di almeno 5 milioni di euro che avrebbe ricevuto da Silvio Berlusconi.

Karima El Mahroug, jeans, maglietta e capelli raccolti, è entrata nell'ufficio del pm Tiziana Siciliano al quarto piano del Palagiustizia milanese dopo le 10 ed è rimasta dentro per un paio d'ore. Il pm Siciliano, infatti, assieme al collega Luca Gaglio e al capo della sezione pg della polizia Marco Ciacci, ha posto una lunga serie di domande alla giovane marocchina, difesa dal legale Paola Boccardi, per contestarle alcuni fatti specifici ed elementi nuovi emersi dalle indagini del caso 'Ruby ter' con al centro l'accusa di corruzione in atti giudiziari. Da quanto si è saputo, però, la ragazza si è avvalsa della facoltà di non rispondere di fronte a tutte le domande poste dagli inquirenti, che nei giorni scorsi le avevano notificato un invito a comparire per le accuse di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Per quanto riguarda la presunta falsa testimonianza, la Procura ha contestato a Ruby nell'invito, una per una, tutte le affermazioni da lei rese nel corso del dibattimento 'Ruby 2' a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. L'accusa di corruzione, invece, è relativa al denaro e alle altre utilità che Ruby avrebbe ricevuto dall'ex premier per tacere o rendere dichiarazioni reticenti sui loro rapporti e su quanto accadeva nelle serate ad Arcore. Già dall'inchiesta a carico di Berlusconi (poi assolto dalla Cassazione) era emerso da alcune telefonate e da appunti sequestrati che Ruby si sarebbe aspettata circa 4,5-5 milioni come 'compenso' dal leader di Forza Italia. Le indagini degli inquirenti, coordinate dal procuratore aggiunto Pietro Forno, sono poi proseguite in questi mesi con intercettazioni, perquisizioni anche a carico delle altre cosiddette 'olgettine', anche loro accusate di corruzione, e con l'ascolto di numerosi testimoni. Secondo gli inquirenti, tra l'altro, con una parte del denaro ricevuto dall'ex Cavaliere Ruby, assieme all'ex compagno Luca Risso, anche lui indagato nel fascicolo 'ter' così come Berlusconi, avrebbe investito in alcune attività in Messico, tra cui un ristorante con annesso pastificio a Playa del Carmen. L'inchiesta verrà chiusa con il deposito degli atti nelle prossime settimane. 
   

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