(di Stefano Rottigni)
Dell'accertamento cardine
dell'inchiesta sull'omicidio di Yara Gambirasio, che ha portato
in carcere oltre dieci mesi fa Massimo Bossetti, si discuterà
davanti ai giudici della Corte d'assise di Bergamo dal 3 luglio.
Quella relazione del Ris, confermata da altri tre laboratori,
che attribuisce il Dna trovato sul corpo della tredicenne al
muratore di Mapello è entrata nel fascicolo del dibattimento,
come deciso da Ciro Iacomino, il giudice dell'udienza
preliminare che esattamente una settimana fa ha rinviato a
giudizio Bossetti per omicidio aggravato dalle sevizie e
crudeltà e dalla minorata difesa della vittima e per calunnia ai
danni di un collega del muratore su quale Bossetti avrebbe
cercato di sviare le indagini.
La difesa aveva chiesto che la relazione fosse esclusa dal
fascicolo in quanto atto irripetibile ma il gup Iacomino l'ha
ammessa, spiegando che saranno i giudici del dibattimento a
decidere sulla ripetibilità o meno dell'atto.
Lo scontro, quindi, su quello che è l'indizio principale a
carico di Bossetti è solo rinviato in Corte d'assise: "Perchè è
quella la sede in cui poter dissipare tutti i dubbi", hanno
spiegato i suoi legali, Claudio
Salvagni e Paolo Camporini: "Stiamo lavorando intensamente -
hanno aggiunto - perché rimaniamo profondamente convinti
dell'estraneità di Bossetti".
Il muratore oggi era in aula. è arrivato poco prima
dell'udienza dal carcere bergamasco di via Gleno a bordo di un
furgone cellulare della Polizia penitenziaria. E' stato fatto
entrare da un ingresso posteriore del tribunale per evitare
fosse visto da giornalisti e cameramen.
Davanti al giudice, al pm Letizia Ruggeri, ai suoi avvocati
e a quelli della famiglia di Yara non ha detto parola. Anche
perché si trattava di un'udienza tecnica in cui non sono state
compiute attività istruttorie.
Ha voluto comunque esserci, un poco forse per interrompere la
monotonia delle sue giornate da detenuto ma soprattutto perché,
come ribadito dai suoi legali, "vuole essere presente a tutte le
fasi del processo".
Sarà quindi in aula anche il prossimo 3 luglio, quando
comincerà davvero per lui la resa dei conti.
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