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Yara: relazione Ris su Dna entra nel processo

Yara

Yara: relazione Ris su Dna entra nel processo

Massimo Bossetti in aula per udienza formazione fascicolo

MILANO, 04 maggio 2015, 16:20

Redazione ANSA

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(di Stefano Rottigni) Dell'accertamento cardine dell'inchiesta sull'omicidio di Yara Gambirasio, che ha portato in carcere oltre dieci mesi fa Massimo Bossetti, si discuterà davanti ai giudici della Corte d'assise di Bergamo dal 3 luglio.
    Quella relazione del Ris, confermata da altri tre laboratori, che attribuisce il Dna trovato sul corpo della tredicenne al muratore di Mapello è entrata nel fascicolo del dibattimento, come deciso da Ciro Iacomino, il giudice dell'udienza preliminare che esattamente una settimana fa ha rinviato a giudizio Bossetti per omicidio aggravato dalle sevizie e crudeltà e dalla minorata difesa della vittima e per calunnia ai danni di un collega del muratore su quale Bossetti avrebbe cercato di sviare le indagini. La difesa aveva chiesto che la relazione fosse esclusa dal fascicolo in quanto atto irripetibile ma il gup Iacomino l'ha ammessa, spiegando che saranno i giudici del dibattimento a decidere sulla ripetibilità o meno dell'atto. Lo scontro, quindi, su quello che è l'indizio principale a carico di Bossetti è solo rinviato in Corte d'assise: "Perchè è quella la sede in cui poter dissipare tutti i dubbi", hanno spiegato i suoi legali, Claudio Salvagni e Paolo Camporini: "Stiamo lavorando intensamente - hanno aggiunto - perché rimaniamo profondamente convinti dell'estraneità di Bossetti". Il muratore oggi era in aula. è arrivato poco prima dell'udienza dal carcere bergamasco di via Gleno a bordo di un furgone cellulare della Polizia penitenziaria. E' stato fatto entrare da un ingresso posteriore del tribunale per evitare fosse visto da giornalisti e cameramen.
    Davanti al giudice, al pm Letizia Ruggeri, ai suoi avvocati e a quelli della famiglia di Yara non ha detto parola. Anche perché si trattava di un'udienza tecnica in cui non sono state compiute attività istruttorie. Ha voluto comunque esserci, un poco forse per interrompere la monotonia delle sue giornate da detenuto ma soprattutto perché, come ribadito dai suoi legali, "vuole essere presente a tutte le fasi del processo". Sarà quindi in aula anche il prossimo 3 luglio, quando comincerà davvero per lui la resa dei conti.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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