(di Francesca Brunati)
Claudio Giardiello, l'autore della strage al palazzo di Giustizia di Milano in cui hanno perso la vita il giudice Fernando Ciampi, l'avvocato Lorenzo Claris Appiani e Giorgio Erba, è stato rinviato a giudizio con citazione diretta dalla Procura di Monza con l'accusa di aver falsificato la firma dell'ex moglie su una fideiussione da 258 mila euro. A mandare a processo per truffa aggravata l'immobiliarista, ora sorvegliato a vista in carcere con l'accusa di omicidio plurimo aggravato, tentato omicidio e lesioni gravi, è stato lo scorso 11 aprile il pm monzese Salvatore Bellomo. Il dibattimento si aprirà davanti al Tribunale di Monza, in composizione monocratica, il prossimo 14 ottobre. Secondo gli accertamenti di inquirenti e investigatori, Giardiello l'anno scorso si era fatto rilasciare una fideiussione di 258 mila euro dal Credito Artigiano di Cologno Monzese a nome dell'ex moglie Anna Siena, della quale aveva falsificato la firma. Soldi che, è l'ipotesi accusatoria, sarebbero stati utilizzati "per la sua attività imprenditoriale" e quindi per salvarsi dai debiti. La donna, nonché madre dei suoi figli, ha sporto querela nel marzo dell'anno scorso e adesso è parte offesa nel procedimento. Giardiello, lo scorso 9 aprile, nel corso dell'udienza del processo milanese per il crac della Immobiliare Magenta e nel quale e' imputato, ha ucciso il suo ex socio e coimputato Giorgio Erba, l'avvocato Lorenzo Claris Appiani che si apprestava a testimoniare e ha ferito un nipote, anche lui ex socio e coimputato. Dopo di che è uscito dall'aula e si e' recato nell'ufficio del giudice Fernando Ciampi che ha freddato con due colpi di pistola. L'inchiesta sulla strage in Tribunale è coordinata dalla Procura di Brescia, competente per i reati che riguardano i magistrati del distretto della Corte d'Appello di Milano, in questo caso il giudice Ciampi, una delle tre vittime.
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