I manager della Tamoil di Cremona,
condannati un anno fa dal Tribunale di Cremona per disastro
ambientale colposo, devono essere condannati per il più grave
reato di avvelenamento delle acque in concorso con il reato di
disastro doloso ambientale. Lo sostiene il sostituto pg della
corte d'appello di Brescia, Manuela Fasolato nella richiesta di
impugnazione della sentenza di primo grado. L'accusa era di aver
inquinato la falda acquifera, attraverso sversamenti di
idrocarburi.
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