Dovranno pagare 50 euro di multa i
due pescatori che il 19 febbraio scorso hanno catturato nel Po,
e poi rimesso in libertà, un pesce siluro lungo 2,67 metri e
pesante 127 chilogrammi. E' la beffa in cui sono incorsi i
gemelli Dario e Dino Ferrari di Casalmoro (Mantova) dopo la
notorietà che li ha investiti all'improvviso. Liberando un pesce
di una specie ritenuta dannosa per la fauna ittica autoctona,
hanno violato l'articolo 3 comma 9 del regolamento regionale
sulla pesca.
Ed è stata proprio la Regione, nei giorni scorsi, dopo il
clamore suscitato dalla notizia, a sollecitare l'Amministrazione
provinciale di Mantova affinché applicasse la sanzione.
L'ufficio caccia e pesca provinciale sta esaminando il caso e
presto sarà notificata la sanzione. "Sapevo di violare la legge
- dice Dino Ferrari - ma tutti i pescatori fanno così. Come si
fa a smaltire un animale di quasi 130 chili?. Qui non ci sono
strutture a cui rivolgersi". Chi cattura un pesce è titolare del
suo smaltimento che costa 20 centesimi al chilo, oltre al
trasporto. Nel caso la carne vada in putrefazione, viene
considerata rifiuto speciale e i costi aumentano.
Nel caso del siluro mantovano, pescato nel Po vicino alle
foci di secchia e Mincio, tenerlo come trofeo sarebbe costato ai
fratelli Ferrari 2-300 euro: "Ci siamo accontentati di averlo
catturato e di essere persino stati intervistati per cinque
minuti dalla Cnn. Che soddisfazione", dice Dino.
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