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Aggredito con acido, dimesso da ospedale

Aggredito con acido, dimesso da ospedale

Fu colpito da liquido a novembre. Legali,testimonierà in Procura

MILANO, 30 gennaio 2015, 13:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' stato dimesso, dopo quasi tre mesi di ricovero e di operazioni chirurgiche, Stefano S., 25 anni, studente di Economia all'Università Bicocca di Milano, sfregiato con dell'acido muriatico nella notte tra l'1 e il 2 novembre scorso nel capoluogo lombardo. Oggi i legali del giovane e dei suoi familiari, gli avvocati Andrea Orabona e Benedetta Maggioni, si sono presentati in Procura per parlare con gli inquirenti titolari del procedimento a carico della studentessa bocconiana Martina Levato e del broker immobiliare Alexander Boettcher, a processo per aver aggredito con dell'acido il 22enne Pietro Barbini a dicembre e indagati anche per un altro tentativo di aggressione a metà novembre nei confronti del giovane, Giuliano C. Da quanto è stato riferito, Stefano S., che rischia di perdere la funzionalità di un occhio e che ha subito gravi ustioni su tutto il volto, è stato dimesso ieri dall'ospedale Niguarda ed è tornato a casa. Come hanno spiegato i suoi legali, il ragazzo nei prossimi giorni dovrebbe testimoniare davanti a pm e investigatori in relazione all'aggressione subita. Il fascicolo su questo caso è ancora aperto e a carico di ignoti, assegnato al pm Cecilia Vassena. I legali, però, hanno incontrato il pm Musso, titolare dell'inchiesta sulla cosiddetta 'coppia diabolica' assieme all'aggiunto Alberto Nobili, per capire se ci sarà un coordinamento delle indagini e se anche questo fascicolo verrà seguito dal pm Musso. E hanno chiesto di poter accedare agli atti del processo a carico di Levato e Boettcher. A Barbini, tra l'altro, sentito nei giorni scorsi a verbale, è stato chiesto se conoscesse Stefano S., e lui ha risposto: "Non l'ho mai conosciuto ma so che abbiamo alcuni amici in comune". E ha chiarito di aver saputo di questa "comune conoscenza solo dopo la mia aggressione" e da una ragazza su Facebook.

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