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Milano: uomo uccide figlio 16enne, poi si toglie vita

omicidio-suicidio

Milano: uomo uccide figlio 16enne, poi si toglie vita

E' accaduto all'alba. Protagonista un filippino 43enne che ha ferito anche la moglie e la figlia prima di suicidarsi

MILANO, 18 ottobre 2014, 07:52

Redazione ANSA

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Omicidio-suicidio a Milano - FOTO DI DANIELE MASCOLO - RIPRODUZIONE RISERVATA

Omicidio-suicidio a Milano - FOTO DI DANIELE MASCOLO - RIPRODUZIONE RISERVATA
Omicidio-suicidio a Milano - FOTO DI DANIELE MASCOLO - RIPRODUZIONE RISERVATA

Omicidio-suicidio questa mattina all'alba a Milano. Un filippino di 43 anni ha ucciso il figlio sedicenne a coltellate, che cercava di difendere la mamma, ferendo anche la moglie e la figlia di 20 prima di togliersi la vita.  Quando i soccorritori sono arrivati nell'appartamento in largo Caccia Dominioni si sono trovati di fronte a una scena raccapricciante, con il capofamiglia già deceduto, sul letto, che ancora stringeva un coltello conficcato nella sua stessa gola. Ai suoi piedi, riverso a terra, il figlio, anch'egli privo di vita, con la gola tagliata. Da un primo sopralluogo gli investigatori ritengono al momento che l'ipotesi di omicidio-suicidio sia quella più attendibile.

L'omicida si chiamava Rowell Alvarez e il 6 gennaio 2005 aveva ucciso un marocchino in viale Stelvio durante una lite scoppiata per futili motivi. Il 30 gennaio 2014 era stato scarcerato e affidato ai servizi sociali. Aveva, inoltre, precedenti per resistenza e lesioni personali.

IL LUOGO DELLA TRAGEDIA

   

La tragedia è avvenuta poco prima delle 6, e a dare l'allarme è stata la moglie,Jesusa Caronel, che è stata ferita dall'uomo con alcuni fendenti di coltello alla schiena. Secondo quanto ha raccontato la donna, Alvarez si è svegliato e l'ha aggredita con un coltello. Le urla della Caronel hanno attirato i figli Billy, di 16 anni, e Jeane, di 20. La madre è scappata all'esterno, la figlia è stata ferita con alcune coltellate all'addome ma è riuscita a rifugiarsi dalla vicina di pianerottolo. Billy, invece, ha subito la furia del padre, che si è accanito su di lui con almeno 10 pugnalate. Il suo corpo è stato trovato nella camera dei genitori, accanto al letto. Sul materasso c'era Alvarez, che si è tolto la vita con un fendente alla gola.
Ancora da accertare i motivi del delitto, anche se la moglie ha spiegato che negli ultimi tempi suo marito era depresso. Da quanto si è capito avrebbe colpito i figli perché intervenuti in auto della madre. Jesusa è stata trasportata in codice giallo al Fatebenefratelli di Milano e non sarebbe in pericolo di vita. Più gravi le condizioni della figlia Jeane, ferita da una coltellata all'addome, che è stata trasportata alla clinica Humanitas di Rozzano (Milano) dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico.

"Billy  - racconta Iden, un amico del ragazzo ucciso - voleva diventare uno chef. Studiava all'alberghiero, aveva iniziato anche lo stage in un albergo. Eravamo come fratelli. L'ho conosciuto perché sua madre mi faceva da baby-sitter. Sognava di diventare chef e di tornare nel suo Paese. È tutto terribile, non ci credo". "Non mi ha parlato di problemi in casa ma ultimamente l'ho visto triste - racconta ancora - Era un ragazzo riservato, purtroppo. Conosco anche la sorella, anche lei mi ha fatto da baby-sitter qualche volta. Il padre era arrivato dalle Filippine circa un anno fa. Vivevano in un appartamento piccolo ma non si lamentavano. Come ha potuto fare una cosa simile?". Il palazzo dove è avvenuta la tragedia, nella zona Sud di Milano, fa parte di un condominio popolare abitato da molti immigrati tra cui tanti cittadini provenienti dal Sud-est asiatico.

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