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Europa League: Qarabag, gli esuli azeri avversari dell'Inter

Europa League: Qarabag, gli esuli azeri avversari dell'Inter

Squadra di una città fantasma per guerra Armenia-Azerbaigian

01 ottobre 2014, 07:31

Redazione ANSA

ANSACheck

Qarabag vs FC Twente © ANSA/EPA

Qarabag vs FC Twente © ANSA/EPA
Qarabag vs FC Twente © ANSA/EPA

E' una squadra in esilio, per il semplice motivo che rappresenta la più grande città fantasma esistente al mondo. Ma anche dopo che Agdam è stata rasa al suolo, il Qarabag ha continuato a giocare: saranno infatti questi azeri dal passato drammatico e dal presente da esuli a causa della guerra ad affrontare giovedì l'Inter a San Siro, con la speranza di essere la prima squadra della loro nazione a vincere una partita in Europa League.

    Tra il 1992 e il 1994, Agdam fu terra contesa tra l'Armenia e l'Azerbaigian, venne occupata durante la guerra d'indipendenza della Repubblica del Nagorno Karabakh e nel biennio di conflitto fu occupata e rasa al suolo. La popolazione, che all'epoca contava più di 60mila abitanti, fu costretta a fuggire. Destino condiviso dal club calcistico che dal 1993 ha trasferito la propria sede a Baku e tutt'ora non può far ritorno nella propria città. Vengono chiamati anche Qaqn Klub, che significa "squadra dei rifugiati azeri". Perché tutto ciò che rimane oggi di quella città fondata nel XVIII secolo, chiamata "Casa bianca", è solo un enorme deposito a cielo aperto di materiale edile.

   Dopo il conflitto armato, la Repubblica del Nagorno Karabakh ha conquistato l'indipendenza, ma non è stata ancora riconosciuta internazionalmente. Esiste ancora, soprattutto nelle zone a confine con l'Azerbaigian, la concreta possibilità che la guerra si riaccenda. In questo complesso scenario politico, il Qarabag fu travolto dai drammatici avvenimenti che lo circondavano. Tanto che nel 1992, dopo l'ennesimo episodio violento, parte dei giocatori azeri chiese di prendere parte alla guerra, abbandonando il torneo per arruolarsi. Ma il calcio era l'unica valvola di sfogo di una popolazione straziata dal conflitto. Fu vietato loro di prendere le armi e nel 1993 quella stessa formazione vinse uno dei due titoli nazionali in bacheca.

   Al di là della loro struggente storia, i "Cavalieri" (come vengono chiamati prendendo spunto dai due cavalli che capeggiano nello stemma del club introdotto nel 2004) sono un avversario più che abbordabile per l'Inter di Mazzarri. È l'unica squadra azera ad essersi qualificata alla fase a gironi di Europa League, ma niente di più. E poter calpestare l'erba di San Siro è un sogno che si realizza per i bianconeri allenati da Gurban Gurbanov. La speranza degli azeri, però, è di diventare la prima squadra della propria Nazione a vincere una partita della fase a gironi, coronando il periodo positivo che li vede ancora imbattuti nella Premyer Liqasi.

   Faranno l'impossibile per complicare ulteriormente il difficile momento dei nerazzurri. Puntando tutto sul trequartista brasiliano Reynaldo, attuale miglior marcatore con un passato nell'Anderlecht, e scrivendo un nuovo capitolo di calcio, un nuovo capitolo della storia.

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