Altri tredici ex consiglieri della Regione Lombardia finiscono a processo davanti alla Corte dei Conti per il presunto scandalo delle spese 'allegre' coi soldi dei gruppi consiliari dopo che già, tra maggio e giugno scorso, si sono aperti i procedimenti davanti ai magistrati contabili per otto ex rappresentanti del Pirellone, tra cui anche Nicole Minetti.
Da quanto si è saputo, il procuratore della Corte dei Conti della Lombardia, Antonio Caruso, e i sostituti Luigi D'Angelo e Alessandro Napoli, nei giorni scorsi hanno emesso provvedimenti di citazione a giudizio per tredici ex consiglieri con i relativi presunti rimborsi illeciti contestati. Tra coloro che hanno ricevuto gli atti di citazione figurano gli ex Pdl Sante Zuffada (contestati circa 112mila euro), Carlo Saffioti (circa 105mila euro), l'ex assessore regionale all'Ambiente Marcello Raimondi (circa 69mila euro), Antonella Maiolo (circa 82mila euro) e Angelo Giammario (circa 116mila euro).
Mentre per gli altri otto ex consiglieri, tra cui anche Stefano Galli - diventato 'famoso' perché accusato di aver pagato il banchetto di nozze della figlia coi soldi pubblici - sono attese le sentenze, per i nuovi procedimenti le udienze sono ancora da fissare. Al momento solo due ex consiglieri hanno restituito i soldi contestati prima dell'inizio del procedimento, tra cui Fabrizio Cecchetti che ha ridato indietro circa 49mila euro.
La maxi-indagine della Corte dei Conti lombarda sui rimborsi da parte dei gruppi regionali nel periodo 2008-2012 è distinta da quella penale, coordinata dalla Procura di Milano, che dopo l'estate dovrebbe chiedere il rinvio a giudizio per oltre 60 ex consiglieri. Anche l'inchiesta della Corte dei Conti, che riguarda i profili di danno erariale, coinvolge una sessantina di ex consiglieri. Difatti un'altra 'ondata' di inviti a dedurre, una quarantina in tutto, partirà nelle prossime settimane. Entro l'anno potrebbero chiudersi gran parte dei procedimenti.
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