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Livaja insulta i tifosi, 'bastardi'

Livaja insulta i tifosi, 'bastardi'

In serata le scuse dell'attaccante atalantino

BERGAMO, 20 aprile 2014, 14:27

Redazione ANSA

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Livaja zittisce i tifosi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Livaja zittisce i tifosi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Livaja zittisce i tifosi - RIPRODUZIONE RISERVATA

'Vieni in Croazia con me, italiani bastardi". Su Facebook l'attaccante croato dell'Atalanta Marko Livaja ha risposto così agli insulti che i tifosi hanno postato sulla sua pagina dopo il battibecco di sabato durante la gara con il Verona. Livaja ha reagito con un durissimo "italiani bastardi" e un altrettanto pericoloso "ci vediamo a Zingonia", campo di allenamento dei bergamaschi. Nessun commento da parte della società ma è chiaro che a fine stagione il croato lascerà Bergamo.
   

In serata Livaja si è scusato per aver scritto "italiani di merda" su Facebook. L'attaccante atalantino ha scritto di nuovo sul social network per porgere un ramoscello d'ulivo, dicendosi a sua volta vittima di razzismo: "Scrivo queste poche righe per scusarmi con tutti quelli che si sono sentiti offesi, ma ho perso la testa nei confronti di quei pochi tifosi che hanno pesantemente offeso mia madre. Pochi "razzisti" che mi hanno chiamato zingaro con insulti ancora più gravi legati anche alla mia nazionalità". Livaja ha continuato così il "mea culpa": "Mi auguro di non avere più queste reazioni, ma spero anche di essere criticato solo per le mie prestazioni sul campo. Colgo l'occasione per fare a tutti gli auguri di una serena Pasqua". Va detto che per tutta la giornata sulla sua pagina erano stati scritti pesanti insulti e minacce. Il giocatore ha capito che era meglio gettare acqua sul fuoco e chiudere un caso che ha rovinato la Pasqua degli atalantini.

  Nion sono bastate a tutti le scuse di Livaja. Al dietrofront del croato, oggi dalla rete è piovuta sull'attaccante dell'Atalanta un'altra raffica di insulti. Alcune fra le critiche più morbide - da Facebook e dai siti degli ultras - gli ricordano che ''l' Italia è il Paese che ti fa campare'' e gli danno dello ''scemo'' ma ancor più dello ''scemo'' a chi lo paga. Alcuni, non pochi, sentenziano con una parola sola: ''Vattene''.

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