Il riequilibrio fra Nord e Sud
Europa sul fronte delle infrastrutture "è nell'interesse
dell'Ue". Così il presidente dell'Autorità portuale della Spezia
Lorenzo Forcieri reagisce alla posizione dei principali porti
del Nord, come Rotterdam e Amburgo, secondo i quali gli
investimenti europei al Sud sarebbero "inutili". Al contrario,
secondo Forcieri, non serve "continuare a investire nelle aree
già fortemente infrastrutturate".
La priorità adesso è l'integrazione dal punto di vista
operativo della dimensione marittima dei trasporti con quella
terrestre: questo uno dei risultati preliminari dello studio del
progetto WiderMos, di cui l'autorità portuale della Spezia è
capofila e che ha riunito tutti i partner oggi a Bruxelles,
provenienti oltre che dall'Italia anche da Spagna, Portogallo e
Germania.
In un'ottica di sviluppo che dall'asse Est-Ovest in futuro si
sposterà gradualmente da Nord a Sud "il nostro obiettivo con
WiderMos è aumentare la competitività del sistema portuale:
caricare merce in maniera sempre più efficiente, riducendo
ancora le emissioni di CO2" spiega il presidente dell'autorità
portuale di La Spezia, l'unica italiana a guidare un progetto Ue
nell'ambito del programma delle 'autostrade del mare', la
dimensione marittima della rete prioritaria dei corridoi dei
trasporti transeuropea (TEN-T).
WiderMos cerca di migliorare i collegamenti tra porti e
retroporti, promuovendo l'intermodalità e l'interoperabilità,
rendendo più efficiente la logistica e la governance. Ormai a
metà strada, il progetto realizzerà entro il 2015 un'unica
piattaforma informatica per lo scambio di informazioni fra tutti
gli operatori della catena logistica nei 5 porti partecipanti
(La Spezia, Barcellona, Porto, Kiel e Rostok).(ANSA)
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