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La Lega presenta legge elettorale

Consiglio regionale

La Lega presenta legge elettorale

Via il listino e quote di genere, sbarramento a 2% in coalizione

GENOVA, 13 settembre 2019, 15:09

Redazione ANSA

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Abolizione del listino, quote di genere, doppia preferenza di genere diverso, premio di maggioranza rafforzato, un seggio al candidato presidente della Regione vincente e uno al secondo candidato perdente: sono tra le novità contenute nella proposta di riforma della legge elettorale regionale per la Liguria depositata dalla Lega e presentata dal segretario ligure del partito Edoardo Rixi, il vice presidente della Regione Sonia Viale, il presidente del Consiglio regionale Alessandro Piana, il capogruppo Franco Senarega, insieme ai consiglieri Paolo Ardenti, Stefano Mai (assessore all'Agricoltura) e Alessandro Puggioni.
    La Lega propone un premio di maggioranza di 15 consiglieri più il presidente della Regione alla coalizione che supera il 34% dei voti, di 17 consiglieri più il presidente a chi supera il 40% e di 19 consiglieri più il presidente a chi supera il 48% dei voti. Prevede inoltre che non accedano al riparto dei seggi le liste che non hanno raggiunto almeno il 4% a livello regionale e le liste presentatesi in coalizione che non hanno raggiunto almeno il 2% in una coalizione che non ha raggiunto il 5%.
    La proposta prevede l'abolizione del listino del presidente, che al momento può nominare 6 consiglieri regionali senza il voto degli elettori, un 60% massimo di candidati uomo/donna in ogni lista, adesso la scelta dei partiti è libera, una doppia preferenza di genere obbligatoria, un seggio al candidato presidente della Regione vincente e uno al secondo candidato perdente ripartendo gli altri 29 in base a collegi provinciali. "L'ultimo volta il Pd non è riuscito ad abolire il listino, ora siamo tutti d'accordo, li sfidiamo", commenta Rixi.
    "Intendiamo adeguarci alle normative più recenti in fatto di quote di genere", sottolinea Senarega. "Con le quote di genere in ogni circoscrizione il numero di candidati di un sesso non potrà essere superiore al 60% del totale dei candidati", spiega Piana. La proposta, superato l'iter in commissione, sarà portata a breve in consiglio.
   

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