Il Consiglio regionale della Liguria
ha approvato con 16 voti a favore (l'intera maggioranza) e 14
contrari (tutta l'opposizione a cui è mancato il voto di un
consigliere del Pd, assente) la proroga di un anno all'entrata
in vigore della legge regionale sul gioco d'azzardo che prevede
regole più rigide per le concessioni di video lottery e slot
machine in locali e tabaccherie. La legge, votata anche dal
centrodestra nella passata legislatura, doveva entrare in vigore
il 2 maggio prossimo e imponeva la chiusura di tutte le sale
slot liguri che non rispettano le distanze minime di 300 metri
dai luoghi 'sensibili' (scuole, ospedali). All'interno della
proroga è stato inserito un emendamento della Lega Nord che
introduce l'utilizzo della tessera sanitaria per accedere alle
slot. La misura dovrà avere il via libera ministeriale ed è
pensata per l'identificazione del giocatore e quindi dei minori
e dei soggetti ludopatici.
Il provvedimento è stato inserito in un emendamento a una
delibera di giunta in materia urbanistica: la soppressione del
comitato tecnico regionale per il territorio.
Alla seduta, convocata in modo straordinario al sabato, hanno
assistito da una parte rappresentati dei comitati contrari alla
proroga che avevano cartelli con la scritta 'Non azzardatevi',
dall'altra i rappresentanti dei commercianti che si aspettavano
questa decisione: per molti di loro avere le slot in negozio
significa mantenere in vita l'attività.
Fuori dall'edificio del Consiglio regionale rappresentanti
dei due 'schieramenti'.
Per la minoranza si è trattato di un colpo di mano, di una
manovra elettoralistica. "È un provvedimento illegittimo,
inaccettabile si inserisca in una norma urbanistica. E'
umiliante per i commercianti credere che con le slot superano la
crisi delle loro attività. Servono politiche di sostegno al
commercio, non proroghe", ha detto sottolineato la capogruppo Pd
in regione, Raffaella Paita. "È giusto che rimanga agli atti -
ha spiegato Alice Salvatore, capogruppo del M5S - che nessun
carattere d'urgenza può giustificare l'inserimento
dell'emendamento in una materia urbanistica. La proroga esisteva
già, dal 2012 al primo maggio 2017, la Giunta ha avuto 2 anni di
tempo per trovare soluzioni che anche noi abbiamo illustrato e
che potevano e dovevano essere messe in atto per evitare che
questa fosse una situazione d'urgenza".
Per la maggioranza era necessario dare una risposta a
migliaia di commercianti che vivevano con ansia questa scadenza
ed è un modo per evitare la chiusura di molti esercizi con la
perdita di circa 2000 posti di lavoro.
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