Polemiche in Consiglio regionale
durante la prima seduta dopo la pausa estiva. L'assenza
dell'assessore alla Protezione civile e alle Infrastrutture,
Giacomo Giampedrone, ha fatto saltare, secondo le opposizioni,
la discussione su 13 interrogazioni. La minoranza accusa
l'assessore di non aver delegato un collega a rispondere, la
maggioranza sottolinea che le risposte arriveranno per scritto
come da regolamento.
"Non ci siamo dimenticati di delegare ma risponderemo per
scritto come da regolamento", ha detto la vicepresidente della
Regione Sonia Viale giustificando l'assenza dell'assessore e del
presidente Giovanni Toti perché impegnati con il presidente di
Anas per visite a due cantieri, uno a Savona per la nuova
viabilità di accesso al nuovo hub portuale, l'altro sulla frana
ad Arenzano.
Le interrogazioni erano state presentate da M5s e Rete a
Sinistra. "Con questa manovra - ha detto la leader del M5s in
Consiglio Alice Salvatore -, Toti & C. sono riusciti ad azzerare
in un colpo solo ben 13 interrogazioni e zittire la minoranza su
temi cruciali per la nostra regione, come il dissesto
idrogeologico, mostrando ancora una volta il loro volto. Alla
faccia della democrazia e del rispetto istituzionale. La giunta
Toti continua a perdere credibilità".
Secondo Gianni Pastorino (Rete a Sinistra), per l'assenza del
governatore e dell'assessore ma soprattutto per la mancanza
delle deleghe l'ordine del giorno del Consiglio "è stato
pesantemente decurtato senza giustificazioni plausibili. Per una
Giunta che a inizio legislatura dichiarava che avrebbe lavorato
anche a Natale, Capodanno e Ferragosto, quella di oggi è una
vicenda che scade nel ridicolo".
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