Domani inizia il viaggio degli
studenti liguri nella Venezia Giulia, Istria e Dalmazia che, fra
la fine della Seconda Guerra Mondiale e negli anni
immediatamente successivi, "furono teatro della persecuzione
contro la popolazione italiana autoctona: molti italiani furono
gettati nelle profondità carsiche, dette foibe; migliaia di
famiglie furono costrette alla fuga e ripararono in Italia in
uno drammatico esodo". L'iniziativa è organizzata dal Consiglio
regionale sulla base della legge regionale n. 29 del 24 dicembre
2004 "Attività della Regione Liguria per l'affermazione dei
valori della memoria del martirio e dell'esodo dei Giuliani e
Dalmati".
Il programma prevede la visita al Sacrario militare di
Redipuglia, il più grande in Italia, che ospita le salme di
oltre 100 mila soldati morti nella la Prima Guerra Mondiale e,
successivamente, è programmato il trasferimento alla Foiba di
Basovizza, nei pressi di Trieste: la miniera in disuso fu teatro
di molteplici esecuzioni diventando "Luogo di memoria" per le
famiglie degli infoibati. Martedì la delegazione visiterà il
museo "Campo profughi di Padriciano" poi raggiungerà Pola dove,
mercoledì, incontrerà gli studenti del liceo italiano Dante
Alighieri e i rappresentanti della Comunità degli Italiani della
città. Fra le tappe più significative, infine, è prevista la
visita, a Pisino, dell'orrido sul fiume Foiba e del Castello di
Montecuccoli, che si affaccia sul torrente e che nell'aprile e
maggio 1945 fu teatro di spietate esecuzioni ai danni di
italiani.
Partecipano tredici studenti liguri vincitori della 22°
edizione del concorso regionale "Il sacrificio degli Italiani
della Venezia Giulia e Dalmazia: mantenere la memoria,
rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei
popoli", accompagnati da cinque insegnanti. Sei consiglieri
regionali e cinque rappresentanti liguri dell'Associazione
Nazionale Venezia Giulia Dalmazia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA