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In Liguria si può costruire in aree inondabili a basso rischio

In Liguria si può costruire in aree inondabili a basso rischio

Possibilità offerta dal nuovo regolamento sui piani di bacino

GENOVA, 13 maggio 2023, 13:53

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una modifica delle "regole cautelari per i servizi essenziali", come scuole e ospedali, attivi nelle aree inondabili della Liguria e la possibilità di realizzare nuove costruzioni nelle aree inondabili liguri a "minor pericolosità" rispettando determinate condizioni. Sono queste le novità più significative introdotte dal nuovo regolamento regionale dei 'Piani di bacino per le aree inondabili' approvato dall'Autorità distrettuale dell'Appennino settentrionale dopo il via libera della Giunta Toti.
    Il regolamento attua un'omogeneizzazione e semplificazione della complessa normativa che regola le aree inondabili, stabilendo nuove regole sugli interventi di tipo urbanistico-edilizio realizzabili. E' prevista, grazie alle maggiori conoscenze in campo idraulico e territoriale, una graduazione dei vincoli urbanistico-edilizi in base al reale stato di pericolosità idraulica. In particolare in aree inondabili a minor pericolosità (basse velocità di scorrimento e basse altezze idriche per le piene cinquantennali) sarà possibile "realizzare progetti e interventi di nuova costruzione, a determinate condizioni finalizzate a garantire la tutela della pubblica e privata incolumità".
    "La Liguria è matura per affrontare un salto di qualità - commentano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore alla Difesa del suolo Giacomo Giampedrone - perché oggi abbiamo strumenti per valutare il reale rischio di inondabilità e in quale misura. Dopo otto anni di lotta al dissesto idrogeologico, di lavoro sulla resilienza del territorio e grazie all'attuazione di norme che regolano la materia è stato possibile compier passi da gigante prevenendo tanti eventi calamitosi che nel passato hanno colpito la nostra Regione".
    Tra le semplificazioni amministrative introdotte l'eliminazione di una serie di pareri regionali ora necessari nella fase autorizzativa degli interventi. L'iter si concluderà nella commissione Ambiente del Consiglio regionale.
   

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