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Resistenza: in Liguria due cause contro crimini nazisti

Resistenza: in Liguria due cause contro crimini nazisti

Per contadino fucilato con partigiani e deportato sopravvissuto

GENOVA, 08 novembre 2022, 11:51

Redazione ANSA

ANSACheck

Shoah: campo di sterminio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Shoah: campo di sterminio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Shoah: campo di sterminio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un operaio deportato e sopravvissuto a Mauthausen ma che per il resto dei suoi anni visse con il trauma psicologico di 12 mesi di orrore; un contadino che venne catturato in un rastrellamento e finì fucilato assieme ai partigiani. Sono due, in Liguria, le cause intentate per ottenere un risarcimento per i danni provocati dai crimini nazisti durante l'occupazione della seconda guerra mondiale, così come previsto dal fondo apposito creato quest' anno con il decreto legge 36. Il Fondo stanzia 55 milioni. E' quanto riporta la Repubblca nell'edizione genovese. Le citazioni - anche se il ristoro viene concesso dal Ministero dell'economia - sono contro la Repubblica Federale di Germania e sono già state notificate all'ambasciata tedesca a Roma.
    La prima causa, davanti al tribunale di Genova, è stata avviata dagli avvocati Gian Paolo Perra e Mauro De Rossi per conto di Giovanni Repetto, 83 anni di Busalla. Suo papà Mario, era un operaio della Siac, l'acciaieria di Cornigliano, e il 16 giugno del 1944 fu uno dei 1488 operai delle fabbriche Cantiere Navale, San Giorgio, Siac e Piaggio, rastrellati. Mario Repetto finisce a Mauthausen. Fra lager e campi di lavoro ci resterà un anno. Al ritorno quell'uomo che superava il metro e 80 pesava 38 kg. E' morto nel 1998 La seconda causa ha come teatro l'immediato entroterra di Albenga ed è stata depositata, in proprio e per conto di altri suoi parenti, da un avvocato di Savona, Gianluca Gandalini. Il loro prozio si chiamava Amedeo Bolia e aveva 41 anni il 20 gennaio del 1945. "Quel mattino - racconta l'avvocato Gandalini - nostro zio stava raggiungendo le campagne di Casanova Lerrone.
    Non aveva implicazioni con la Resistenza, era, insomma, un civile a tutti gli effetti. Le truppe naziste però stavano effettuando un rastrellamento nella zona a caccia di partigiani.
    Amedeo e un altro contadino vennero fermati, arrestati e fucilati assieme ad alcuni partigiani. Mio zio lasciò la moglie che aveva appena 26 anni, e un bimbo di sette anni che era sordomuto dalla nascita". Quella di Bolia sarà al prima causa ad essere discussa, l'udienza è stata fissata per il 16 dicembre davanti al giudice Laura Serra nel tribunale di Savona. La causa per Mario Repetto è invece in calendario il 23 maggio del 2023 a Genova.
   

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