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Savona, centinaia in piazza per chiedere 'pace'

Savona, centinaia in piazza per chiedere 'pace'

Organizzatori, Italia si adoperi per soluzione negoziata

SAVONA, 26 febbraio 2022, 19:53

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tantissimi i cittadini savonesi scesi in piazza Mameli per dire "No" alla guerra e far sentire la propria vicinanza alla comunità ucraina. Il presidio segue quello che si è tenuto giovedì pomeriggio in seguito allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina nella notte di mercoledì ed è stato organizzato da Acli, Aned, Anpi, Arci, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, Legambiente e molta parte dell'associazionismo. Presenti in piazza i sindaci di Albissola, Stella, Quiliano, Savona.
    I sindaci sono pronti a coordinarsi con la prefettura per l'accoglienza dei cittadini ucraini che scappano dalla guerra.
    Secondo il primo cittadino di Quiliano Nicola Isetta sarebbe necessario "capire come poter affrontare l'accoglienza che coinvolgerà i nostri territori nei prossimi giorni". Per il sindaco di Albissola Gianluca Nasuti c'è "il dovere di metterci a disposizione per la popolazione ucraina". Dello stesso avviso anche il sindaco di Stella Andrea Castellini: "Questa guerra non serviva a nessuno".
    "L'Europa ha ancora aperte le profonde ferite derivanti dalle due guerre mondiali, che hanno dilaniato intere popolazioni, per rischiare un nuovo devastante conflitto - hanno sottolineato i promotori della manifestazione -. Il governo italiano non si dimentichi che l'articolo 11 della Costituzione recita che l'Italia ripudia la guerra quale strumento di risoluzione dei conflitti e dunque si adoperi con ogni mezzo per una risoluzione negoziata".
   

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