"Per fare questo festival non
bisogna essere convenzionali. Il rapporto fra me e Amadeus aiuta
molto a non sentire la mancanza del pubblico. Cazzeggiamo fra
noi, vi posso assicurare che non è facile guardare il vuoto
mentre tenti di fare una battuta. Consentitemi di ringraziare
l'orchestra, ci danno una grossa mano, anche solo guardandoci
con amore e tenerezza". Così Fiorello, ospite di Forrest su
Radio1, condotto da La Laura e Luca Bottura.
L'assenza del pubblico lo ha spinto a "cantare un po' di più,
con gag che si sposano con momenti musicali. Anziché fare lunghi
monologhi o parlati estenuanti, che si potrebbero fare con la
presenza di pubblico, ho optato per una comicità più musicale",
spiega lo showman che torna anche sull'appello per un piano
vaccinale adeguato per tutta la popolazione: "E' facile dire che
bisogna fare qualcosa, però credo che adesso gli strumenti ci
siano, abbiamo più conoscenza malattia e abbiamo i vaccini,
credo che manchi l'organizzazione. Se non ci si organizza, se si
va a sostituire le persone che devono organizzare, non si va
avanti. Lo so che non è un film e che è difficile però forse ci
si poteva organizzare prima e un po' meglio. Mia mamma ha 85
anni e si vaccinerà ai primi di aprile. Io che sono un
ragazzino, quando mi vaccineranno?"
Stasera, anticipa, non proporrà un look alla Achille Lauro:
"Alla terza sera rischi di essere stucchevole, ora basta. E poi
stasera ci sono le cover, 26 esibizioni,: farò molto di meno,
altrimenti finiamo alle tre e mezza".
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