"Sono contento ma questa sentenza non
mi ha cambiato niente perché i miei sono ormai morti e non me li
riporta più indietro nulla. Però almeno questi qui soffrono un
po'. Sono soddisfatto e mi auguro che Dio faccia anche lui il
suo dovere e li mandi all'inferno tutti". Lo ha detto Flamur
Djala, che nell'alluvione perse la moglie e le due figlie, dopo
la sentenza di appello che ha confermato la condanna a cinque
anni per l'ex sindaco Marta Vincenzi. "E' stato confermato tutto
quello che è emerso durante il dibattimento - ha sottolineato
Marco Costa, il papà di Serena morta a 19 anni dopo avere preso
il fratello a scuola - e cioè la responsabilità: non sono
riusciti a sminuirla perché non si poteva riuscire. Gli
argomenti erano quelli, sono stati sviluppati in primo grado e
analizzati in secondo. Il passaggio in Cassazione ci preoccupa
perché non sappiamo come vanno le cose in questo settore, ma in
realtà siamo sempre stati fiduciosi e in questi anni hanno
tirato fuori la giustizia".
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