Janus, il protocollo del Centre for
Maritime Research and Experimentation (Cmre) della Spezia per le
comunicazioni subacquee diventa standard ufficiale della Nato.
È la prima volta in assoluto che un protocollo per la
comunicazione sottomarina digitale viene riconosciuto a livello
internazionale e questo "apre la via a uno sviluppo
standardizzato del cosiddetto Internet of underwater things
(IoUT), l'Internet delle cose sottomarine". Lo comunica il Cmre.
Il protocollo è una sorta di lingua franca che regolamenta la
codifica acustica delle informazioni fondamentali da comunicare
applicabile in futuro anche su piattaforme già esistenti.
L'obiettivo è quello di garantire una piena interoperabilità in
mare tra attrezzature militari e civili (anche in ambito non
Nato) che al momento non sono in grado di comunicare tra loro.
L'adozione del protocollo a livello globale, secondo gli
scienziati del Cmre, "metterà fine all'attuale Babele tra modem
e sistemi sottomarini di diverse ditte e nazioni".
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