"I familiari delle vittime della
tragedia della Torre Piloti meritano giustizia rapida e
inequivocabile. Le sanzioni devono essere giuste e appropriate,
anche quelle economiche in capo all'azienda". Lo dichiara
Stefano Parisi, di Energie per l'Italia, rispondendo ai legali
delle vittime che avevano chiesto al politico di chiedere scusa
dopo aver criticato le richieste del pm per il gruppo Messina,
proprietaria del cargo Jolly Nero che in manovra abbattè la
torre facendo 9 morti il 7 maggio del 2013.
"Non si comprende la richiesta di commissariamento
dell'azienda e la sottrazione degli utili a favore dello Stato.
Spesso assistiamo a sanzioni inflitte alle aziende, anche in via
cautelare, che hanno sovente l'unico effetto di distruggere le
attività economiche, far perdere posti di lavoro, senza nessuna
effettività sulla pena. È successo per molte altre imprese.
Questo atteggiamento conseguente a una cattiva interpretazione
della Legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa
delle società, sta rendendo sempre più incerto il nostro sistema
di diritto allontanando dal nostro paese chiunque, italiano e
non, voglia investire", dice Parisi.
"Dopo 4 anni dall'incidente, il commissariamento dell'azienda
come sanzione penale non è giustificato, né da esigenze
economiche, né di sicurezza. Il nostro ordinamento deve
garantire giustizia alle vittime, risarcirle (anche se nulla può
risarcire quel dolore) ma non deve mettere a rischio l'intero
sistema produttivo del Paese".
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