"Tra tutte le nomine di presidenti
alle Autorità di Sistema Portuale votate oggi in Commissione
Trasporti alla Camera, spicca quella di Paolo Emilio Signorini,
eletto a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar
Ligure occidentale, con voto contrario del M5S, coinvolto in una
serie di intercettazioni da cui emerse che nel luglio 2011 si
era fatto pagare le vacanze in Toscana da Giovanni Mazzacurati,
patron del Mose, quando ricopriva il ruolo strategico di capo
dipartimento del Cipe, ruolo chiave per decidere quali fondi
erogare in via prioritaria". Lo dichiarano i deputati del M5S
della Commissione Trasporti. "Visti i trascorsi di Signorini che
ne hanno evidenziato la vicinanza alla cricca di imprenditori
veneti interessata al Mose, ci viene spontaneo domandarci se la
sua nomina sarà propedeutica a sdoganare nel Mar Ligure, area di
competenza che oggi gli viene affidata con questo incarico,
un'altra grande opera come la piattaforma Maersk, che a
tutt'oggi non trova una giustificazione economica nel mercato
sempre più in crisi delle maxi portacontainer - spiegano Diego
De Lorenzis, capogruppo M5S in Commissione Trasporti e il
deputato 5stelle Nicola Bianchi - Non solo. Da Pietro Spirito,
neo presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno
centrale, a Rodolfo Giampieri, eletto presidente dell'Autorità
di sistema portuale del Mare Adriatico centrale fino a Daniele
Rossi, presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare
Adriatico centro-settentrionale: con queste nomine, votate oggi
in Commissione Trasporti, tutte con voto contrario del M5S, il
Governo continua ad imbarcare burocrati riciclati, senza
competenze adeguate per il ruolo che sono chiamati a svolgere.
Una nuova, nociva, corsa a piazzare la 'pedina giusta', che
ancora una volta si ripercuoterà sui cittadini e sui loro
territori".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA