"L'Università di Genova e il
Comitato si sono impegnati concretamente per garantire ai propri
studenti un ambiente inclusivo e una carriera universitaria
serena, per questo troviamo inaccettabili le affermazioni di
Matteo Rosso e Stefano Balleari". Lo afferma Claudio Tosi,
presidente Arcigay Genova commentando la polemica di FdI sui
libretti.
"Matteo Rosso, medico e presidente della commissione Sanità
in Regione Liguria e promotore della mozione "anti-gender"
approvata venerdì scorso, e Stefano Balleari, candidato Sindaco
di Genova per Fratelli d'Italia, affermano che questo
provvedimento è una 'follia becera surreale e fuorviante' - dice
ancora Arcigay -. Queste affermazioni, esternate proprio a
ridosso della giornata in cui vengono ricordate le persone
transgender vittime di violenza (20 novembre), ci ricordano
quanto sia utile il nostro lavoro quotidiano; ogni anno infatti
tante persone si rivolgono alla nostra associazione per chiedere
aiuto nell'affrontare tutti gli aspetti sanitari, psicologici e
burocratici nel loro percorso di transizione. Ricordiamo che
l'Italia con la Legge n. 164 del 14 aprile 1982 è stato un paese
pioniere nel riconoscimento dei diritti delle persone in
transizione di genere. La Regione quindi ha bisogno di persone
che lavorino sulle vere problematiche della Liguria e non su
invenzioni come la c.d. "teoria del gender" e coloro che
ricoprono cariche istituzionali dovrebbero chiedersi quanto le
loro affermazioni hanno conseguenze concrete sugli abitanti
della nostra Regione".
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