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Fungaiolo decapitato nel Genovesato

Omicidio a Lumarzo

Fungaiolo decapitato nel Genovesato

Investigatori non hanno trovato la testa, è omicidio

CHIAVARI (GENOVA), 12 ottobre 2016, 14:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un cercatore di funghi è stato trovato decapitato nei boschi di Lumarzo piccolo Comune del Genovesato, nei pressi di Chiavari. La testa dell'uomo non è stata trovata. La vittima è Alabono Crocco, 68 anni, abitava a Lumarzo. L'uomo era uscito da casa ieri mattina per andare a cercare funghi: non tornando a casa ieri pomeriggio sono scattate le ricerche e ieri sera è stato trovato il cadavere nei boschi della Valfontanabuona. In un primo momento agli investigatori è sembrato che il fungaiolo potesse aver perso la testa cadendo rovinosamente in un dirupo per 50 metri. Ma questa mattina sul collo dell'uomo sono stati trovati ferite da pallini sparati da un fucile da caccia e il comandante del reparto operativo dei carabinieri di Genova, ha parlato chiaramente di omicidio.

Non è ancora stata trovata la testa del pensionato Albano Crocco, 68 anni, incensurato, decapitato ieri con una lama nei boschi dell'entroterra di Genova dopo che gli era stato sparato un colpo di fucile al collo. L'episodio è avvenuto in località Craviasco, un pugno di case frazione di Lumarzo, in Valfontabuona. L'uomo, ex infermiere all'ospedale genovese San Martino, è stato ritrovato a poche centinaia di metri da casa: ieri mattina era uscito per andare a cercare funghi, una sua passione, insieme alla caccia e le bocce. Ieri a lanciare l'allarme sono state la moglie e le figlia quarantenne, anche lei infermiera, con una telefonata al 112. Secondo il medico legale il colpo di fucile è stato esploso a distanza ravvicinata con un'arma da caccia. L'assassino, che forse era con lui, lo ha colpito alle spalle. La testa, invece, è stata recisa con un grosso coltello.

Gli investigatori che stanno indagando sull'uccisione di Albano Crocco, stanno ascoltando familiari e amici della vittima per capire se avesse nemici e avesse litigato o avuto anche uno screzio con qualcuno. Ma dalle parole di tutti una sola certezza: l'ex infermiere era un tipo tranquillo e non aveva nemici. S'indaga anche nel mondo dei cacciatori. Ieri l'attività venatoria era vietata. Per questo sono state ascoltate alcune persone che in passato erano state fermate nella zona per attività di bracconaggio. Le indagini sul delitto sono condotte dal nucleo investigativo della compagnia di Chiavari insieme alla sezione rilievi del comando provinciale di Genova. Sul posto anche il nucleo cinofili per rintracciare la testa della vittima.

   Ci sono tre persone sospettate di avere ucciso Albano Crocco. E' quanto emerge dalle indagini dei carabinieri di Chiavari e del nucleo investigativo, coordinati dal pm Silvio Franz. I sospettati sono alcuni parenti e amici che negli ultimi tempi avrebbero avuto violenti litigi con la vittima.

E' stata ricostruita la scena dell'omicidio di Albano Cracco. L'uomo sarebbe stato ucciso all'inizio del sentiero che imboccava per raccogliere i funghi. Qui gli sarebbe stato sparato un colpo di fucile a pallini alla nuca. Una volta a terra sarebbe stato decapitato con una grossa arma da taglio, verosimilmente un machete, e poi trascinato per cento metri e spinto in un dirupo. Lungo il percorso sono stati ritrovati il portafoglio e il cellulare dell'ex infermiere. I carabinieri hanno ricostruito la scena dalle tracce ematiche trovate lungo il sentiero. Resta il mistero della testa che ancora non è stata trovata. L'assassino potrebbe averla fatta sparire per nascondere tracce che possano ricollegarlo a lui. Oppure potrebbe trattarsi di una sorta di "avvertimento" ai familiari.

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