Il Pertini piu' conosciuto dagli
italiani, il presidente della Repubblica che faceva il segno dei
tre gol ai tedeschi nella finale mondiale di Madrid, ne aveva
passate tante - le bastonate dei fascisti, la fuga dall'Italia e
dagli affetti, il salvataggio di Filippo Turati, il confino, 14
anni di carcere - che colpisce, come ha sottolineato il
presidente del Senato Pietro Grasso, la sua caparbietà e
determinazione a lottare sempre, fino alla fine della sua vita,
per i diritti e la libertà.
Il Pertini sconosciuto alle masse, il giovane che lotto'
contro il fascismo, è stato ricordato questa sera al Teatro
della Corte di Genova con lo spettacolo "Un presidente ligure
nel cuore", voluto dalla Regione Liguria per celebrare i 120
anni dalla nascita.
Il pubblico ha apprezzato l'idea di avvicinare i ricordi noti
di Zoff e Collovati con le pagine drammatiche del Processo di
Savona, rievocato con grande maestria da Gabriele Lavia
(Turati), Alessandro Haber (pubblico ministero), Gioele Dix che
ha letto le lettere dal carcere. Dino Zoff attraverso un video
ha ricordato quando il presidente Pertini fece sedere accanto a
lui a tavola al Quirinale Bearzot, lo stesso portiere e tutti i
calciatori della nazionale "e disse che se a ministri e
onorevoli non restavano posti a sedere potevano andare al
ristorante". Le Iene Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri hanno
recitato la parte dei giudici che condannarono Pertini, Parri,
Turati, Rosselli e altri oppositori del regime con una sentenza
studiata in modo da infliggere la pena piu lieve. Lo fecero
perchè non potevano ignorare lo spessore politico e sociale di
quei personaggi, noti per il loro attaccamento alla patria, e le
accuse contro di loro risultavano poco credibili nonostante il
cupo clima imposto dal fascismo.
Dal teatro della Corte è emerso un uomo, interpretato questa
sera da Aldo Ottobrino, che ha vissuto sostenuto da un naturale
coraggio a difesa delle proprie idee: da quando rischiava la
vita per la libertà a quando bacchettava politici e partiti
corrotti o inefficienti.
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